Le luci in sala si
spengono, e i 500 studenti provenienti da tutta l’Estonia, vengono coinvolti in
una dimensione tutta nuova; una dimensione diversa, un misto tra realtà e arte.
Attori in costume, e attori in jeans, un’orchestra con gli elementi che ricordano
il signore della porta accanto, quello che incontri la mattina prima di andare
a scuola. Questo è stato il VERDISSIMO JUNIOR. Un incrocio tra melodie
fantastiche, e correzioni provenienti da un direttore d’orchestra, attento e
puntuale. E’ piaciuto molto ai ragazzi. Non erano preparati alla prova generale
di un “RIGOLETTO”, lontano dalla loro cultura ma così vicino ai loro occhi e
alle loro emozioni. E’ stato come prepararli al sublime che si sprigiona da un’opera
musicale. Una vera lezione di armonie e canti. Iniziativa veramente
interessante quella organizzata dall’Ambasciata Italiana a Tallinn, l’Estonian
National Opera, l’Estonian Academy Music e il Teahtre of Tallinn, con il
sostegno economico da parte del Council of Gamblin Tax, in occasione del
bicentenario dalla nascita di Giuseppe Verdi. Preceduta da una presentazione
dell’Ambasciatore Italiano, Marco Clemente, dal Direttore dell’Opera Mart Mikk
e dal Rettore dell’Academy of Music Helena Tulve, la giornata è iniziata con i
giovani che, in fila al foyer del Teatro dell’Opera di Tallinn, si apprestavano
a godere di un’ “esperienza diversa”.
A guardarli sembra già di assistere alla prova, ma, in questo caso, alla prova
del pubblico; abbigliamenti variegati; dall’abito da sera, all’abbigliamento
sportivo, quasi come se fossero lo specchio di quello che succedeva sul palco.
Inizia l’opera e in assoluto silenzio gli studenti hanno potuto apprezzare i
sapori di una musica dai toni inusuali alle loro orecchie; hanno potuto
ascoltare i chiaroscuri, i dialoghi tra gli attori, le scene in movimento, la
presenza in scena di un regista pronto a modificare qualsiasi imperfezione
riscontrata. Interpretazione stupenda dell’attore principale Jassi Zahharov,
nel ruolo di RIGOLETTO, di Rame Lahaj (Hertsog, Kosovo), Kadri Kipper (Gilda),
Stella Gregorian (Maddalena, Gruusia) e di una direzione altamente
professionale del Maestro Juri Alperten. Molti gli applausi, spesso timidi,
quasi nel rispetto del luogo ma impossibile non scatenare l’euforia sulle note
de “La donna è mobile”, e su un
finale cosi tragico quanto emozionante. Una vera esperienza profonda quella
vissuta oggi, una vera esperienza musicale…una vera esperienza diversa!
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